Tradizioni

Tradizione e Folklore

Venerdì Santo

"Lu Signuri di li fasci"


La comunità di Pietraperzia commemora con grande devozione e solennità la Passione e Morte di nostro Signore Gesù Cristo. Sin dalle prime ore del mattino del Venerdì Santo nella chiesa del Carmine fervono i preparativi per la processione serale. L’imponente simulacro è costituito da una trave di legno di cipresso alta metri 8,51 cioè l’equivalente di 33 palmi siciliani oltre la vara alta circa metri 1,5 che termina con una croce. Alle ore 15:00 dalla cappella dove è custodito i confrati della Confraternità Maria SS. Del Soccorso, depongono l’antico Crocifisso ligneo, poco prima dell’inizio della processione, è fissato sulla croce. Nella chiesa gremita di fedeli silenziosi si leva in quel momento l'angosciante l'invocazione dei confrati: “Pietà misericordia Signuri”. Il crocifisso viene portato in chiesa Madre per il rito dello svelamento della croce e inizia cosi l'omaggio del popolo pietrino che dura tutto il pomeriggio. I fedeli sfilano davanti al Cristo portando a benedire un nastro rosso, simbolo della passione di Gesù Cristo. Le fasce sono realizzate in lino attualmente nella misura di 33 metri- con riferimento agli anni di Gesù Cristo. Le circa 350 fasce rappresentano per ogni possessore un legame indissolubile con Cristo. Ai piedi del Crocifisso viene posto un globo sfaccettato con vetri colorati, simbolo del mondo e delle sue diversità. La processione dura circa cinque ore a motivo del percorso tradizionale effettuato e anche per le ripetute fermate, necessarie al riposo degli 80 portatori dell'enorme fercolo, ma anche per permettere alle persone che non possono uscire da casa di vedere e pregare il Cristo. In Maria si identifica tutto il dolore di una donna. Momenti significativi della processione sono, oltre l'alzata e la “calata” della Croce. Lentissima e fra il silenzio ha inizio la “calata” della Croce, mentre mille mani si protendono per ricevere e toccare un'ultima volta la statua del Cristo.

La domenica di Pasqua “ festa di l’Ancuntru”



La vergine Addolorata va a cercare il figlio Gesù che è Risorto, l'Addolorata con il manto nero scende in piazza dalla chiesa Madre, mentre il Cristo Risorto esce dalla chiesa Santa Maria di Gesù. La Madonna arrivata in piazza intravede Gesù e per tre volte và avanti ed indietro. La Madonna acquisita la certezza che il Cristo è risorto, butta il manto nero e quindi si ha l'Ancuntru: la Madonna benedice allora tutti i presenti. Per la circostanza proverbiali gli spari della moschetteria. A creare una bella atmosfera pasquale concorrono le due bande musicali paesane, che eseguono marce trionfali per testimoniare che Cristo è risorto. Dopo l'Ancuntu, Gesù risorto e la beata Maria vengono portate in processione in Chiesa Madre. In serata dopo la messa c'è la processione per le vie del paese con la presenza di tutti i sacerdoti e dell'amministrazione comunale con il gonfalone e dei consiglieri e dei consiglieri comunali. La statua della Madonna viene portata in processione fra quindici giorni in occasione della festa di San Vincenzo Ferreri.

San Vincenzo Ferreri



Patrono dei muratori si festeggia la domenica dopo Pasqua con processione per le vie del paese Caratteristiche sono le grandi figure volanti detti “palloni”. Essi sono composti di carta velina multicolore. Dopo essere stati svuotati dell’aria contenuta all’interno della figura rappresentata- attraverso l’accensione, interna la stessa, di un po’ di cotone intriso di petrolio “i palloni” si innalzano verso l’alto scomparendo lentamente alla vista meravigliata dei cittadini.

Santo Rocco



La festa di San Rocco fu proclamato quando in prede alla carestia e alla peste la popolazione si rivolse al Santo ricevendone la grazia. S. Rocco in quell’occasione fu proclamato patrono di Pietraperzia. Si festeggia giorno 16 agosto con celebrazione nella chiesa a lui consacrata, con processione del Santo per le vie del paese, fuochi artificiali.

San Giuseppe



Ogni anno la prima domenica successiva al 19 Marzo è rappresentata la fuga del Bambino Gesù e dei suoi genitori verso l’Egitto inseguiti dai soldati di Erode. Figure umane dietro un voto religioso rappresentano la Madonna, il Bambino e l’Angelo; a questi personaggi si aggiungono altri fissi, S. Giuseppe e le tre guardie di Erode. Nello spiazzo della Matrice viene imbandita una tavola con pietanze tipiche del giorno che vengono portate dal popolo per voto religioso. Dalla Chiesa S. Maria di Gesù vengono in processione S. Giuseppe, la Madonna sopra l’asinello con il bambino e l’Angelo, accompagnati dalla musica e dal popolo; arrivati nello spiazzo antistante la Chiesa Madre vengono fermarti dalla guardia di Erode e qui segue una disputa fra i soldati e l’Angelo, che difende la Sacra Famiglia; la disputa si conclude con la conversione delle guardie che onorano la Sacra Famiglia e la lasciano passare. Subito dopo segue la benedizione  da parte del Bambino alla tavola; momento particolare della festa sia come folklore che come significato mistico “perché in questo viene simboleggiata la benedizione da parte da parte di Dio per il cibo che dà al popolo fedele”.

 

San Biagio


Il 3 febbraio la festa di San Biagio, nella Chiesa del Carmine, con la benedizione di li “ cuddirèddi” (farina impastata con zucchero in piccole e varie forme e, poi, cotte a forno).

Pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Cava 


Le manifestazioni religiose riguardanti la devozione alla Madonna della Cava si compendiano:

1) nelle promesse votive di fedeli all'adempimento di pellegrinaggi a piedi scalzi o calzati, fatti particolarmente in giorni di Sabato, verso il Santuario mariano rurale, che si trova a circa quattro chilometri di distanza dal paese, come richiesta di grazie o ringraziamento per grazie      ottenute dalla Vergine santa;
2) nella richiesta di messe votive presso il santuario;
3) nei pellegrinaggi organizzati da classi di lavoratori e da parrocchie nei sabati del mese di Maggio;
4) nei pellegrinaggi della prima quindicina di Agosto con celebrazione della messa ogni sera nella chiesa rurale;
5) e nella solenne celebrazione della messa nel piazzale esterno alla chiesa della Madonna della Cava a mezzanotte tra il 14 e il 15 del mese di   Agosto, con la conclusiva processione della sera del 15.

Sabato dei trattoristi e dei Camionisti


Nei Sabati del mese di Maggio esistono due artistici Palii con l'effigie della Madonna della Cava che vengono portati in processione nelle ricorrenze festive. In questi ultimi decenni si sono organizzati (e per alcune categorie ancora si organizzano), nei Sabati del mese di Maggio, pellegrinaggi da parte delle tre parrocchie di Pietraperzia e delle categorie dei camionisti e dei trattoristi, i quali con i rispettivi camion e trattori, dove alloggiano parenti e amici, si avviano in processione, con il palio della Madonna, dal paese fino al santuario la mattina del Sabato festeggiato.
Nella chiesa della Cava viene celebrata la messa dal sacerdote accompagnatore e successivamente si consuma nello spiazzale del recinto il pranzo con i propri familiari lì convenuti o con i componenti la categoria festeggiante.


Carrettieri


Fino agli anni settanta del secolo scorso si ebbe pure il Sabato dei Carrettieri. Il carretto, trainato da animali da soma, era il tipico mezzo di trasporto di una volta, oggi sostituito dal furgone o, in misura più
ampia, dal camion o dal rimorchio del trattore. In quella occasione centinaia di carretti venivano addobbati a festa e trasportati da mule o cavalli coperti di finimenti vistosi. Da alcuni anni si è ripresa quest'ultima tradizione solo come "rassegna del carretto siciliano", attirando con una gara premiale carrettieri di diverse parti della Sicilia. Nella quindicina di preghiere che precede la ricorrenza solenne del 15 Agosto. in onore della Madonna della Cava si cantano la "Salve Regina" in dialetto e un rosario vernacolare antichissimo. Un devoto della Madonna, il signor Filippo Ingala, finchè visse era solito nella chiesa declamare parti poetiche, scritte da autori locali o emigrati, che raccontano il miracoloso ritrovamento e gli eventi riguardanti la Madonna della Cava.

San Pio



Celebrata nella Chiesa di San Nicola nel 23 Agosto. Questa festa è particolarmente sentita a Pietraperzia, soprattutto dopo l'apparizione, su un muro esterno di un abitazione di Via Monaca, di un'immagine raffigurante un monaco che la gente la riconosce in Padre Pio. A tal proposito la Chiesa non si è ancora pronunciata. 

Santa Lucia


Si celebra nella chiesa dello Spirito Santo per la ricorrenza della quale si vuole preparare la “cuccia”. Piatto tipico della festa. Si racconta che tanti secoli fa in Sicilia ci fu una lunga carestia e la gente moriva di fame. Si fecero allora delle preghiere per chiedere l'aiuto divino e proprio il giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, arrivò nel porto per alcuni a Siracusa, per altri a Palermo di una nave carica di grano. Il grano fu subito distribuito e la gente, affamata, lo cucinò cosi com'era. Da allora, in segno di riconoscenza il giorno di Santa Lucia, non si mangiano pane e pasta ma la cuccia. In paese è tradizione lasciare il frumento in acqua per tre giorni assieme ai ceci, dopo averlo bollito la sera precedente, si usa distribuirne una parte, a chi non ha avuto la possibilità di prepararlo, mentre il resto si mangia condito con olio oppure zucchero, miele e cannella.


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